Permesso di colloquio con persona detenuta
COSA E’
L’imputato/indagato in stato di detenzione carceraria può sostenere colloqui sia con i propri familiari che con altre persone.
Durante la fase delle indagini l'istanza deve essere avanzata al Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica (via Garibaldi, 6).
Dopo che la Procura ha presentato all’Ufficio G.I.P. una richiesta di definizione del procedimento (rinvio a giudizio, giudizio immediato o riti alternativi), la richiesta va avanzata all'Ufficio G.I.P./G.U.P. (Tribunale Ordinario, Cancelleria centrale G.I.P., via Farini n.1, piano terra stanza 3.56).
Durante la fase dibattimentale la richiesta va inoltrata al Tribunale Ordinario (Tribunale Ordinario, via Farini n.1, Cancelleria del Rito Direttissimo – piano 1 stanza 5.155) e/o alla Corte d'Assise (Tribunale Ordinario, via Farini n.1, Cancelleria della Corte d’Assise – piano 2 stanza 6.114).
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- Art 18 L. 354/75 (Legge sull’Ordinamento Penitenziario);
- Art. 37 D.P.R. n. 230/2000 (Regolamento recante norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà).
CHI PUO’ RICHIEDERLO
Generalmente la richiesta è presentata dai congiunti dell’imputato in custodia cautelare (anche tramite il difensore dell’imputato). Il magistrato potrà valutare l'ammissibilita' di richieste presentate da altri soggetti.
ASSISTENZA DI UN DIFENSORE
Non è necessaria l’assistenza di un difensore.
COME SI RICHIEDE E DOCUMENTI
La richiesta deve essere presentata personalmente dal richiedente, oppure dal difensore del detenuto (con fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente) o da persona delegata (in tal caso richiesta con firma autenticata e fotocopia del documento del richiedente) oppure dal detenuto con richiesta presso l'Ufficio Matricola del carcere.
Ai fini della richiesta del permesso di colloquio permanente presentata dai parenti e' utile accompagnare la richiesta da certificazione anagrafica che, solo per i cittadini italiani, puo' essere sostituita da autocertificazione.
Deve essere presentato un documento in carta libera (vedi modello di istanza) in cui si specifica il nome della persona detenuta con cui si richiede il colloquio ed il grado di parentela.
Deve essere allegato lo Stato di famiglia (se il richiedente e' un convivente del detenuto) o un'autodichiarazione (solo per i cittadini italiani).
Il richiedente deve esibire un documento originale di identita' valido.
DOVE SI RICHIEDE
Per i procedimenti in fase dibattimentale:
Via Farini 1 – Cancelleria del Rito Direttissimo – piano 1 stanza 5.155.
Se e' stata emessa richiesta di rinvio a giudizio:
Via Farini 1 – Cancelleria centrale Ufficio G.I.P. – piano terra stanza 3.56.
Dopo che e' stata emessa sentenza di primo grado:
Presso la direzione del carcere in cui è detenuto l’imputato.
ORARIO DI APERTURA
dal lunedi' al venerdi' dalle ore 10:00 alle ore 13:00.
QUANTO COSTA
La richiesta di permessi di colloquio è gratuita ed effettuata su carta libera.
TEMPI
Il permesso viene rilasciato generalmente nella stessa giornata della richiesta.
POSSIBILITA’ DI IMPUGNAZIONE
No
MODULI STANDARD
scarica il modulo in formato DOC o PDF.
(aggiornato il 7 aprile 2020)