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Glossario Glossario

M

M.A.E.      

Mandato di arresto europeo. Provvedimento emesso da un Giudice penale di uno Stato Europeo, con il quale si ordina l'arresto di una persona che, per un qualsiasi motivo, si trova in un altro Stato Europeo. Esso, che vale solo per gli Stati Europei che hanno aderito ad un accordo internazionale, in Italia è emesso dal Giudice per le Indagini preliminari su richiesta del Pubblico Ministero

Magistrato: Togato/Ordinario

Nell'ambito della giurisdizione ordinaria, con il termine magistrato "togato" si indica il magistrato di carriera che esercita la funzione giurisdizionale (di giudice o di pubblico ministero) a tempo indeterminato, nominato mediante pubblico concorso e regolato dalle norme sull'ordinamento giudiziario, con remunerazione continuata. Il magistrato "onorario", invece, è il magistrato nominato con particolari procedure e non legato allo Stato da un rapporto di pubblico impiego ma di servizio onorario; le funzioni del giudice onorario sono temporanee e l'incarico è remunerato in maniera diversa secondo le funzioni esercitate (giudice di pace, giudice aggregato, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, esperto presso il tribunale per i minorenni).

Mandato

Atto scritto con il quale una persona indica l'avvocato non penalista dal quale desidera essere difeso

Minore imputabile

Chi ha già compiuto i quattordici anni, ma non ancora i diciotto

Misure alternative alla detenzione

Sono misure introdotte con la legge di riforma penitenziaria del 26 luglio 1975 n. 354, che consentono al soggetto che ha subito una condanna di scontare, in tutto o in parte, a pena detentiva fuori dal carcere. In questo modo si cerca di facilitare il reinserimento del condannato nella società civile sottraendolo all'ambiente carcerario. Le misure alternative alla detenzione sono: l'affidamento in prova al servizio sociale, la semilibertà, la detenzione domiciliare, la libertà anticipata. Queste sono disposte dal Tribunale della sorveglianza.

Motivazioni

Una delle due parti che costituiscono una sentenza, contenente l'indicazione dei fatti, dello svolgimento del processo, degli elementi giuridici e la spiegazione del perchè e del come il giudice è giunto alla decisione. Le motivazioni non sempre sono contestuali al dispositivo

Multa

Sanzione pecuniaria che in sede penale consiste nel pagamento allo Stato di una somma non inferiore all'equivalente di dieci mila delle vecchie lire, né superiore a dieci milioni delle stesse.